lunedì 13 ottobre 2008

Il circo

...Rosa Parks... Chi era questa donna?
Confesso che io non lo ricordavo, avrete sicuramente avuto più volte nella vita la sensazione di aver sentito un nome ma di non ricordare dove...
Ci ha pensato un trafiletto indecentemente stringato sul giornale a rinfrescarmi la memoria.
E mi ha ricordato che quel nome è legato a un altro nome enormemente più famoso.
Martin Luther King.
Personaggio che ha dato la vita (suo malgrado immagino - nessuno muore con piacere) per il riconoscimento dei diritti civili dei neri in America.
E la signora Rosa fornì il casus dal quale la pacifica rivoluzione di King si infiammò.
La signora Rosa si sedette sull'autobus.
La signora Rosa non si alzò dal "suo" posto.
La signora Rosa si era seduta su un posto per "bianchi".
La signora Rosa ebbe la sfortuna di vivere in un tempo e in un luogo in cui era istituzionalmente stabilito che quel posto fosse "per bianchi".
La signora Rosa, ovviamente, era nera.
Il problema insopportabile è che io, oscuro viandante di un tempo e di un luogo lontani da quelli che furono della signora Rosa, sia inciampato nella sua vicenda non leggendo di una commemorazione ma di un fatto di cronaca...

Provincia di Varese, anno 2008, esterno giorno.

Una sedicenne marocchina viene circondata e picchiata in strada da coetanei italiani perchè si era seduta in autobus su un posto "non suo perchè non italiana" (recita testualmente il virgolettato che ho letto).

Grottesco il commento degli inquirenti che a quanto pare escludono il movente razzista del gesto ma lo definiscono un episodio di bullismo tra adolescenti.

Son d'accordo che si tratti di bullismo.

Ma mi incuriosisce il fatto che ci si affretti ad allontanare dallo spiacevole episodio la sola parola "razzismo"...
...In fondo il virgolettato recitava "non italiana" e non "non bianca"...
..Come se il razzismo attenesse solo al colore della pelle.

Come sono disgustato da tanti miei compatrioti per lo più originari da terre non molto lontane da quelle dove è accaduto questo fatto!
(ma non solo da quelle, e non sto qui a generalizzare)

La tendenza alla discriminazione del diverso, dell'intruso ce l'hanno sempre avuta più o meno latente.

La tendenza a isolare e disprezzare il "marocchino" quanto lo "zingaro" per non parlare del "terrone".

Io terrone, io viandante, io sempre straniero dovunque vada da così tanto tempo che non mi ricordo nemmeno più...

Io ho sempre sentito forte la stizza verso questo comportamento ignobile e ignorante, ingiusto e offensivo, sommamente stupido perchè incapace di risolvere problemi reali come pietre ma che li incancrenisce e li radicalizza.

Stizza potente..
Voglia persino di spaccare teste a volte, non lo nascondo.

Ma io "maruchèn", io che ho studiato, io discriminato e io accolto, io lavoratore e io cittadino, io pensante e io consumatore, io vicino di casa, collega, amico, amante, studente, viaggiatore..

Non posso mai pensare di cedere a una pur giustificata stizza per un comportamento idiota e irresponsabile...
...E teste non ne ho mai spaccate...

Non sto qui a cantare le lodi di me stesso e ad osservare quanto sono bravo..

Sto qui ad esercitare il mio diritto a parlare e ad usare e misurare le parole per descrivere quello che è, quello che mi appare.

Contesto con tutta la forza del mio pensiero l'atteggiamento ipocrita che spinge ad esercitare pudore..

Quel pudore puzzolente che impedisce di accostare il gesto alla sua precisa descrizione: razzista.

E stupido.

Sì signori il gesto è stato un episodio di bullismo, ma di un tipo di bullismo preciso: razzista.

Fatto da idioti rampolli di un popolo che spesso è stato e continua ad essere razzista.

Nei gesti e nei pensieri.

Ma di un razzismo pericoloso perchè non intellettuale, folle e visionario, discendente da idee di superiorità o inferiorità tra gruppi umani.

Semplicemente un razzismo ignorante.

E gretto.

E debole.

Perchè come le più deboli e stupide creature ha paura di quel che non conosce e non sa gestire e vive questa paura in modo irrazionale.

E se dovessi immaginare una soluzione?

Una parola.

Cultura.

Cultura, lettura, dialogo, incontro, condivisione, solidarietà, CONOSCENZA.

E non un peloso pudore che lava la coscienza da un possibile link tra gente "per-bene" e l'infamia di un razzismo ignorante.

Peloso perchè ha oggi la maggiore infamia di avere un secondo fine.

L'ignoranza può dare il diritto a un'attenuante.

Il suo sfruttamento come banale imbuto dove incanalare urla inconsulte e adrenalina e agitarle contro un fantoccio di realtà è perfido.

Il tutto per farne un ulteriore "mezzo di distrazione di massa"..

..Distrazione dalla gestione del potere.. Frusta che doma la bestia nel circo, distoglie il suo sguardo: la bestia ha una forza cieca ma è abbastanza stupida da fare simpatiche evoluzioni se trattata con maestria e prudenza...

...Un'applauso ai domatori!!!!!

...E sia quel che sia.

Una prece.

Stay tuned!!!!!

2 commenti:

KattiviK ha detto...

Signori vi rendete conto in che clima siamo arrivati a vivere?

Mi scrive Poochie Mae (meglio nota come Knudeln):

"conteggio del mese....strage di castelvolturno,il ragazzo di parma pestato dai vigili(manuel negro),il cinese 36enne picchiato a roma,il senegalese ambulante pestato a roma da altri due ambulanti bianchi,la donna somala umiliata per ore in aereoporto,scritte sui muri contro il ragazzino rumeno morto nell'incendio del suo rifugio di fortuna,l'ultimo,l'episodio di varese"

E ancora:
"il problema è che la cosa sta entrando nel senso comune ,al governo serve,dall'alto ti autorizzano certi atteggiamenti [...] e ogni tanto,dico io,ci cascano anche le persone più intelligenti...."

Signori è un bollettino di una guerra gratuita e autorizzata...

Anonimo ha detto...

c'era un pezzo di brecht "...e vennero a prendere gli ebrei....e io non dissi nulla - e poi mi erano un po' antipatici-poi vennero a prendere i comunisti,ma io non ero comunista e non dissi nulla-poi toccò agli omosessuali....ed io non dissi nulla- poi vennero a prendere me....e nessuno protestò....certo la citazione precisa sarebbe più elegante.... ma è comunque il caso di rifletterci sul serio...