domenica 20 dicembre 2009

Baffo di ghisa

Baffo di ghisa va in pensione.
Un vecchio collega estremamente simpatico con le cui idee ho sempre avuto pochissimo in comune ma con cui ho sempre avuto un rapporto cordiale ed affettuoso.
Una persona che la vita ha reso accorta e diplomatica in un modo utile a portar avanti la baracca e tirare la propria carretta.
Non so se lui abbia mai saputo del curioso nomignolo che gli è stato affibbiato al lavoro, tant'è.. Buona pensione Baffo di Ghisa, ci mancherai.

Per un baffo di ghisa che va uno che torna e questa volta un pensierino un po' più serio la cosa lo merita.

Baffo-lider-MASSIMO ha parcheggiato la barca a Gallipoli per dispensare un paio di inquietanti paroline al fido Bersani.

Parlando a nuora perchè suocera intenda.

La riscossa dell'uomo della cooperazione.

Il punto è il concetto tornato di moda dell' "inciucio utile".

In sostanza in un clima di necessità invocata a gran voce di una collaborazione tra istituzioni risolviamo il problema reintroducendo la "collaborazione" tra maggioranza ed opposizione parlamentare.

Già questo merita un commento di per sè in modo da tentare di chiarire punti che nessuno si prende la briga di dispiegare ai più.

La maggioranza e l'opposizione non sono due diverse istituzioni, anzi mi spingerei a dire che in senso stretto non lo sono affatto se prese singolarmente.
Esse sono due macro-componenti del Parlamento Italiano.
Il quale complessivamente costituisce invece l'istituzione fondamentale che il nostro stato si dà per esercitare il potere legislativo.

Capisco che si fatichi molto a vedere la differenza tra la cosidetta maggioranza e il Governo (Istituzione fondamentale dello stato Italiano che esercita il potere esecutivo - notare, istituzione DIVERSA per DIVERSO potere, non è una curiosa casualità), soprattutto oggi che un bizantinismo elettorale lega l'una all'altro in un modo che da più parti si riconosce perverso.

Tuttavia io non trovo strano se maggioranza ed opposizione parlamentare continuino a, diciamo così, bisticciare vivacemente.

E' un sano confronto all'interno di un'istituzione, non tra istituzioni, una cosa prevista e auspicabile, niente di balzano.

Un concetto basilare per chi organizza sistemi complessi è quello di mettere una dose omeopatica di antagonismo tra talune parti perchè dal loro contrasto nasca il migliore compromesso per il bene del prodotto del sistema complesso in questione.
Le leggi nella fattispecie.
Il prodotto da vendere, nel caso di un'azienda... fateci caso.

Comunque tornando a bomba io sono generalmente grato quando vedo disaccordo tra maggioranza ed opposizione, se no la cosa mi puzza un po' a parte alcuni casi in cui essere d'accordo capita anche se si parte da filosofie che confliggono fortemente.

Perchè la ragione del disaccordo in parlamento è la rappresentazione di interessi e filosofie confliggenti e le rinchiudiamo là dentro apposta perchè si confrontino, anche a parolacce se è il caso (tutti molto grati se riuscissero a fare a meno delle parolacce).

Certo i rapporti tra le istituzioni, diverse istituzioni, sono oggi piuttosto tesi ma mi chiedo come si possa pensare di portare aiuto alla baracca comune con un "inciucio utile".

Il teorema suonerebbe per le menti semplici come me:
"Per favore non mi distruggere la giustizia (potere giudiziario, altra istituzione) per un paio di processucci e qualche indagine: ti aiuto io a fare un intervento chirurgico che 'cooperando' li mette a posto e poi facciamo vedere a tutti che facciamo un po' di riforme razionali e condivise per una volta senza fare danni clamorosi che poi non sappiamo come correggere".

Fuor di metafora: meglio una leggina ad personam per il prresidente del consiglio che non lo sfascio sistematico del sistema giudiziario, tanto loro son così forti che fanno quel che vogliono.

In altre Parole ancora viene fuori prepotente il problema complesso dei rapporti tra le istituzioni.

Il governo dispone di una maggiornaza supina e acritica (concorde?..eheheh) ma tanto grande da dominare in parlamento (e per star sicuri si vedono anche in questo governo questioni di fiducia ad ogni singulto), il capo del governo sembra avere una gran voglia di "spegnere" qualche processuccio che lo riguarda troppo da vicino e pensa bene di farlo usando come può i tre poteri di cui dispone: il potere esecutivo con la curiosa dote del legislativo e l'enorme potere mediatico.

Ammesso che l'analisi sia corretta - e credo che lo sia anche se volutamente semplicistica così come l'ho messa giù - trattasi di un cicciotto conflitto di interesse che avvelena un po' troppo i rapporti istituzionali.

Che fa l'opposizione parlamentare a questo punto?

Si straccerà le vesti, punterà i piedi, denuncerà il cinismo opportunistico prima che politico della parte avversa, strillerà come un'anatra in cucina che dietro il cosidetto processo breve c'è un tentativo di salvarsi pellaccia e poltrone personalissime alla faccia di istituzioni, governo e paese che vadano pure a ramengo se è necessario per le suddette pellacce....

Nossignori.. osserva pacata che il processo breve è una catastrofe e piega il collo al conflitto di interesse con un inciucio utile fregiandosi di una supposta responsabilità istituzionale da salvatori della patria.

Supposta appunto. Nel senso di sostantivo.

E chi l'ha detto che il processo breve non sia un bluff 'tanto poi il vero affare ce lo fanno fare lo stesso per paura che mettiamo in piedi sto mostro ammazzagiustizia'?

E chi l'ha detto poi che ci sia davvero bisogno di tante riforme?

Io non riformerei qualcosa prima di aver garantito che venga fatta funzionare così com'è; giusto per vedere l'effetto che fa quando funziona.

In questo paese se ci sono indagini esse vanno svolte e i gradi di giudizio sono più che sufficienti a garantire indagati e parti lese che uno straccio di verità processuale salti fuori.

Sulla carta questo vale per tutti: bene, che si metta in atto il principio e tutti tranquilli si attenda che chi di dovere faccia il suo lavoro.

Se no cosa ci tocca scrivere sui libri di storia?

Che c'erano dubbi che certa gente al governo le avesse combinate grosse ma per un inciucio utile non si potè mai accertare la verità?

Che in fondo è troppo difficile parlare di istituzioni, equilibrio e distinzione tra poteri, attenzione che chi amministra la cosa pubblica non abbia chances di approfittarne per scopi personali o di categoria?

Che allora tanto vale semplificare tutto e si fa come i bambini in cortile: chi è più forte decide a che gioco si gioca?

O meglio (è più moderno e meno primitivo) chi è più amato comanda e chi è meno amato si arrangia?

A questo punto decidiamo chi comanda con un bel televoto: lo strumento più moderno ed immediato di misura dell'amore pubblico!

Io mi prenoto per televotare una signorina con un gran fondoschiena: de gustibus!

Avrei preferito un'opposizioncina che non ceda il passo in modo così semplicistico e poco costruttivo...

Che si sforzi strenuamente di informare la gente di quanto giuste siano le motivazioni del suo bisticciare in parlamento: giusto per prendersi qualche solida responsabilità e risvegliare il giudizio critico del pubblico, così che si possano porre le basi di un esito diverso del prossimo televoto...

In parlamento puoi anche avere una maggioranza schiacciante ma non puoi fare ciò che ti pare se si seguono le regole del gioco così come son scritte, questo ovviamente vale per tutti e francamente mi fa stare tranquillo che sia così.

Ecco perchè io non sarei così ansioso di riformare - inciucio o non inciucio - ..
Non vorrei rompere il giocattolo e poi dover necessariamente stare meno tranquillo..

Bentornato Massimo..

Stay tuned!!!

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