mercoledì 30 dicembre 2009

Renatino e il monsignore

Tiggì Due, l'altro ieri a pranzo.

Notiziona.

Emanuela Orlandi.

Pare che davvero l'abbia fatta rapire "Renatino" De Pedis per sollecitare il pagamento di un prestito che lo IOR avrebbe contratto con la banda della Magliana..

Notiziona: lo ha detto il più famoso pentito della banda, Maurizio Abbatino, al procuratore.

Segue gran pippotto su quant'era colpevole e quant'era efferato e quant'era criminale Renatino.

Nulla da eccepire.

Ma la notiziona è o non è che del vile denaro sarebbe passato allegramente dalla banda di malviventi all'Istituto per le Opere di Religione?...

E perchè non c'è stata altrettanta enfasi su quella porcheria?
Perchè nessuno si scandalizza?

Lo so Paul Marcinkus, il monsignor direttore, è morto anche lui e quindi non è in condizione di rigettare le accuse ammesso che qualcuno mai gliene avrebbe chiesto conto...

Ma allo IOR non saranno mica morti tuttituttitutti?

Sono sicuramente disinformato ma avrei desiderato giornalisti e magistrati tignosi che mentre cercano barbari rapitori ed assassini chiedessero conto di malaffare economico e finanziario, relazioni poco chiare tra istituzioni, provassero a spiegare a un quisque de populo come me come può succedere che la banca del Vaticano chieda un prestito ad un'organizzazione mafiosa, e come questo possa essere legale...

Spero che qualcuno mi spieghi prima o poi, o mi rassicuri: sono accuse troppo degne di un romanzo per essere vere.

Manco faccio in tempo a pensarlo e mi aiuta Libero: nuovo testimone, nuova corsa.

Il procuratore è il medesimo, l'udienza un'altra e una testimone, tal 'casco d'oro' Claudiana Bernacchia scagiona l'intera banda della Magliana da tutto l'affare Orlandi.

Meglio così, Renatino e il monsignore riposeranno in pace.

Emanuela forse no...

Stay tuned!!!

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